Un piccolo borgo dalle tante “anime”

Piccolo borgo medioevale incastonato nella valle del fiume Lamone, là dove la Romagna diventa presto Toscana, Brisighella racchiude in sé “anime” diverse: è città termale, ma anche centro di produzione dell’olio (il primo, in Italia, ad aver ottenuto la Denominazione di origine protetta – il marchio d.o.p. – nel 1996); conosciuta per le sue cave di gesso (di fatto, sorge su un terreno di selenite); avamposto militare conteso tra faentini, bolognesi e veneziani; ma anche “città degli otto cardinali”, dato che questo è il numero di porporati che ebbero i natali a Brisighella.

Il centro storico si distingue per una singolarissima strada medioevale: coperta, pubblica e sopraelevata, essa attraversa il primo piano di un lungo edificio. E’  la “via del Borgo”, detta anche “via degli Asini”, perché all’interno dei cameroni che si affacciano su di essa, erano alloggiati i somari, indispensabili per il trasporto del gesso nelle vicine cave.
Particolarmente suggestiva è la vista che si gode dai tre colli che cingono il paese: un panorama mozzafiato, che degrada verso le vallate circostanti, solcate dai calanchi.

Cosa visitare:

  • Pieve Tho – “Tho” sta per ottavo ed indica l’ottavo miglio dell’antica Via Faentina, strada romana che collegava Faenza alla Toscana, lungo la quale sorge questa antichissima pieve romanica. Chiesa Madre della Valle del Lamone, il singolarissimo interno è contraddistinto in gran parte da materiale di reimpiego, proveniente, con ogni probabilità, da un tempio pagano ancor più antico, che sorgeva nel medesimo luogo.
  • Rocca manfrediana Costruita nei primi anni del Trecento per volontà dei Manfredi, signoria dominante della vicina città di Faenza, ampliata nel Cinquecento dai Veneziani, che costruirono la torre più alta, una visita alla Rocca è un vero e proprio “tuffo nel passato”. Ristrutturata di recente, è possibile visitare non solo i camminamenti di ronda e la parte esterna, ma anche gli spazi interni, dove è stato sapientemente ricostruito l’ambiente abitato dal castellano all’inizio del XVI secolo.
  • Collegiata di S. Michele arcangelo Il Duomo di Brisighella è una struttura imponente che si apre sullo slargo della centralissima via Baccarini. Luogo dalla storia singolare, architettura fortemente reclamata dalla popolazione stessa del paese, la Collegiata conserva opere d’arte di straordinaria importanza: “L’Adorazione dei Magi” e “Il Cristo tra i dottori” di Marco Palmezzano (1514).

Il consiglio della guida:

So che il consiglio può sembrare ovvio, ma indossare scarpe comode – anche solo per una breve visita – aiuta! A Brisighella si sale e si scende per le strade acciottolate del centro storico, si cammina su pietre di selenite (la cosiddetta “pietra di luna”), oppure ci si inerpica (per chi ne ha voglia e fiato!) sul sentiero che dal centro storico conduce alla Rocca…perché farlo con le vesciche ai piedi???

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