Faenza città della maiolica, tra tradizione ed innovazione.

La ceramica è la protagonista indiscussa di Faenza e non potrebbe essere diversamente se pensate che Faenza diventa “Faiënce” nelle principali lingue straniere e lo stesso termine significa anche “maiolica”.
Non aspettatevi, però, tazze da tè col bordino dorato, o tristi piatti da portata: scoprire la ceramica di Faenza significa apprezzarne l’antica lavorazione tradizionale al tornio, ma anche la straordinaria innovazione che riguarda le forme dei manufatti, i materiali, le tecniche. Ciò che si può fare con l’argilla ha dell’incredibile e a Faenza lo potrete vedere con i vostri occhi. Qualche esempio? Un elefante indiano, un’enorme balena, simpatici maiali che sbucano dai muri, o una coppia di giovani con…un’urgenza un po’ particolare (che, da lontano, sembrano proprio due persone in carne ed ossa – per trovare dove sono…chiedete a me!).
Soprattutto, la maiolica a Faenza ha, da sempre, una vocazione internazionale, che è il vero valore aggiunto della storia faentina: studenti ed artisti provenienti da tutto il mondo, infatti, si sono formati presso lo storico Istituto per l’arte ceramica “G. Ballardini e, grazie alla loro creatività, hanno messo in continua discussione l’idea stessa di “fare ceramica”.

Cosa Visitare:

Tappa obbligata è il Museo Internazionale delle ceramiche (MIC), che conserva una delle collezioni di ceramica più ricche al mondo: tra gli spazi ospitati in un antico monastero camaldolese si possono ammirare straordinari manufatti di ceramica provenienti da ogni angolo della mondo: antichissime terracotte precolombiane e porcellane cinesi Ming, maioliche islamiche provenienti dalla Persia, ma anche opere di Picasso, Chagall, Matisse. E questi sono solo alcuni esempi della preziosa collezione del MIC!

Palazzo Milzetti “Museo dell’età neoclassica in Romagna” (in assoluto, il mio preferito!): architettura di epoca neoclassica, deve l’elegantissimo impianto decorativo a Felice Giani, il più importante pittore italiano del tardo Settecento. In realtà, potremmo definire Palazzo Milzetti “due palazzi in uno”: a piano terra l’intimo e raccolto appartamento del conte “da scapolo”; al piano nobile, la dimora “di rappresentanza”, intrisa di allegorie e simboli massonici.

Senza dimenticare:

  • Basilica Cattedrale
  • 
Palazzo Laderchi
  • Museo Carlo Zauli
  • Pinacoteca comunale
  • Teatro Masini
  • Chiesa della Commenda
  • Collezione d’arte Ferniani

Il consiglio della guida:

Sebbene Faenza sia nota come “la città della ceramica”, sarebbe riduttivo dedicare la visita solo alla maiolica. Infatti, la città conserva un patrimonio architettonico (palazzi, chiese, monumenti) di epoca neoclassica (tardo XVIII – inizio XIX secolo) di grande interesse. Vi assicuro che sarà una scoperta visitare una di queste dimore e ammirarne l’eleganza, gli straordinari affreschi e i significati nascosti di bassorilievi e decorazioni. Il più intrigante di questi luoghi è, senza dubbio, Palazzo Milzetti…fidatevi!
Per chi, invece, ha lo sport nel sangue, consiglio di non mancare l’emozionante arrivo della “100 km del Passatore”, gara podistica che si disputa ogni anno, l’ultimo sabato di maggio: partenza da piazza della Signoria a Firenze e arrivo a Faenza, in piazza del Popolo, passando per l’Appennino tosco-emiliano: 100 km tondi tondi di folle fatica!

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