L’Università, i colli, i portici, i “fuorisede”, la musica underground, il Pilastro, i viali

Come presentare Bologna, senza cadere nei soliti stereotipi, che poco aiutano a capire questa città così antica e così aperta, così “godereccia”, ma anche ferita da episodi tragici, che hanno segnato profondamente la storia d’Italia. Come andare oltre lo stereotipo di Bologna “la rossa, la grassa, la dotta”?
Secondo chi scrive, partendo da una data storica: il 1257, anno in cui fu pubblicato il “Liber Paradisus”, provvedimento con il quale il Comune di Bologna riscattò tutti gli schiavi presenti sul territorio, pagandone la libertà ai rispettivi padroni con soldi delle casse comunali. Se si pensa che negli Stati Uniti la schiavitù fu abolita nel 1865, si può intuire la modernità di ciò che accadde a metà del Duecento, a Bologna…
Ma libertà non significa solo affrancarsi dai padroni e riappropriarsi del proprio destino: libertà è anche avere la possibilità di studiare. Pure in questo caso Bologna gode di un primato: la sua Università, fondata nel 1088, è la più antica del mondo occidentale e tra le più popolari al mondo (nel 2019 gli iscritti sono stati più di 80.000!).
Bologna è oggi una delle città più vivaci, aperte, innovative d’Europa: sede di fiere d’importanza internazionale, iniziative culturali raffinatissime, eventi sportivi (soprattutto quelli legati al calcio e al basket) tra i più seguiti d’Italia. Di sicuro: Bologna non lascia mai indifferenti!

Cosa visitare:

Bologna si può visitare in tanti modi diversi: concentrandosi sul centro storico; visitando i suoi musei (non perdetevi la ricchissima Pinacoteca!); percorrendo in bici le storiche vie che portano ai colli; o anche solo concentrandosi sulla parte gastronomica. Qui di seguito sono indicati alcuni percorsi “classici”, che consentono di scoprire almeno una parte del suo esteso centro storico, e altri tour “tematici”, dedicati specificatamente ad un sito.

Percorsi classici in centro:

  • Percorso Classico 1
    Partenza da Piazza Maggiore: piazza del Nettuno, Basilica di San Petronio, Basilica di Santo Stefano e arrivo sotto le Due Torri (durata 2 h 30/3 ore circa)
  • Percorso Classico 2
    Partenza da Piazza Maggiore: piazza del Nettuno, Basilica di San Petronio, Chiesa di Santa Maria della Vita, Palazzo dell’Archiginnasio e arrivo sotto le Due Torri (durata 2 h 30/3 ore circa)
  • Percorso Classico 3
    Partenza da Piazza Maggiore: piazza del Nettuno, Basilica di San Pietro, Basilica di San Domenico e arrivo sotto le Due Torri (durata 2 h 30/3 ore circa)

Percorsi “tematici”:

  • La Pinacoteca di Bologna
    Non lasciatevi intimorire dalla vastità di questo museo! La Pinacoteca è enorme ed ha una raccolta di opere straordinaria, ma, naturalmente, noi ci soffermeremo solo su di una selezione di esse: quelle maggiormente rappresentative di ogni periodo storico, o con “alle spalle” una vicenda storica particolare. Fidatevi: all’interno difficilmente troverete la “ressa”, potrete approfittare di un ambiente di incredibile bellezza (la Pinacoteca ha sede in un antico noviziato gesuitico), dove, ne sono certa, rimarrete colpiti da alcune inaspettate sorprese.
  • Solo in esterno: i palazzi di Bologna
    Le vie principali del centro (ma anche alcune strade secondarie!) sono caratterizzate da grandiosi palazzi che furono abitati, in passato, dalle famiglie più importanti della città. Da Palazzo Isolani, al Pepoli Campogrande, al Malvezzi- Campeggi, a Palazzo Bocchi: ogni facciata ci rimanda alle storie di queste famiglie e, al tempo stesso, alla storia della città.
  • Solo in esterno: una città e i suoi portici
    Così come le Due Torri (degli Asinelli e della Garisenda), i portici sono il simbolo di Bologna, talmente importanti da essere candidati, ad inizio 2020, alla Lista del patrimonio mondiale dell’Umanità dell’UNESCO (l’esito si saprà solo all’inizio del 2021). Oltre a rappresentare l’architettura più caratteristica della città, i portici sono anche un antico esempio di proprietà privata ad uso pubblico: già dalla fine del XIII secolo, infatti, la manutenzione ed il decoro dei portici era a carico dei proprietari dei palazzi, ma essi erano fruibili da tutta la comunità.
    Ora il tracciato dei portici bolognesi è lungo più di 40 km, gran parte dei quali si sviluppa all’interno delle mura.
    La visita guidata si snoderà tra i principali portici del centro storico di Bologna.

Il consiglio della guida:

Il mio giudizio su questa città non è obiettivo, lo ammetto! Per me Bologna, prima ancora di essere una delle mie destinazioni preferite, è uno “stato d’animo”, creato da tutti quegli stimoli – culturali, sociali, economici – che questo luogo sa fornire. Da ragazzina, Bologna per me era l’America; da adulta, la città del riscatto, dell’accoglienza, della seconda possibilità. Per me, arrivare a Bologna dalla Stazione Centrale e venire risucchiata dalla moltitudine di persone che, ogni giorno, scendono dal treno e popolano Bologna, mi riempie di energia. Per me Bologna è il DAMS (il dipartimento di arte e spettacolo tra i più all’avanguardia in Europa), è Mezzaratta, è “l’urlo” di Nicolò dell’Arca, è l’iscrizione in ebraico di palazzo Bocchi, è l’angelo di Michelangelo; ma è anche l’Osteria del Sole, i portici (quelli di Strada Maggiore, soprattutto) quando fuori piove, i libri introvabili della Ceccherelli, il giardino della John Hopkins…Lasciatevi accompagnare e fidatevi: Bologna sarà una scoperta anche per voi!

La Tua visita guidata

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